venerdì 5 dicembre 2008

Incontri ravvicinati


Sembra una sera come tante.
Allenamento con Grisù.
La temperatura è vicina allo zero.
Come sempre l'ultimo giro tocca a noi.
Poi saluto tutti, convinco Grisù a salire in macchina (non vorrebbe mai venire via dal campo) e partiamo.
Il traffico è scarso, sono le 22 di un freddo giovedì di dicembre.
Davanti a me il "solito" che non va avanti.
Siamo in prossimità di un quadrivio illuminato.
Il "solito" rallenta e mette la freccia per svoltare a sinistra.
Penso: "Meno male! Altrimenti ci mettevo una vita a tornare a casa!".
Mi affianco sulla destra e sto per accelerare quando...
Toh.. un gatto in mezzo alla strada.
Tolgo il piede dall'acceleratore e rallento. Lo guardo meglio, mentre questo si sposta tranquillo nel praticello sulla destra.
Ehi! Ma non è un gatto!! E' una splendida volpe.
Rallento ancora e quasi accosto, mentre mi volto a guardarla.
Lei, la volpe, resta impassibile a pochi metri dalla strada ad osservare le auto che sfrecciano veloci.
Anche Grisù la vede e comincia ad uggiolare. Chissà.. la crederà un cane oppure un gatto, in ogni modo un quadrupede con cui vorrebbe confrontarsi.
Riparto.
E porto negli occhi e nel cuore il ricordo di quell'esserino selvatico che riporta al passato e che mi fa riflettere sul fatto che abitare fuori città è sicuramente un vantaggio, nonostante la distanza e la scomodità.

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