sabato 20 dicembre 2008

Molto orgogliosa di Grisù


Sono preoccupata per Grisù, ma allo stesso tempo sono orgogliosissima.
Sono parecchi giorni che ha male ad una zampa e, visto che si leccava sempre, ci siamo visti costretti a mettergli il collare Elisabetta.
Di notte, invece, gli mettiamo un calzino fermato con il nastro adesivo.
E lui per la maggior parte del tempo sopporta, non cerca di togliersi collare e calzino.
E' veramente bravo e paziente.
Ora speriamo solo che le unghie guariscano in fretta e Grisù possa tornare alle sue attività.
Ha un'aria così triste in questi giorni...
Anche se oggi pomeriggio gli abbiamo concesso "una mezz'ora d'aria" e abbiamo giocato con i legnetti nel prato. Sembra essersi divertito molto...

domenica 14 dicembre 2008

Dana ha vinto il Campionato Sociale!


La mia Principessa.
Oggi mi ha proprio commossa.
Al Campionato Sociale ha fatto due splendidi giri ed è riuscita a piazzarsi al primo posto.
Non l'ho mai vista così convinta, contenta, allegra.
Splendida.
Mi ha proprio fatto venire i lacrimoni...
E' sempre più la "cosa" più bella che mi sia capitata nella vita.

venerdì 5 dicembre 2008

Incontri ravvicinati


Sembra una sera come tante.
Allenamento con Grisù.
La temperatura è vicina allo zero.
Come sempre l'ultimo giro tocca a noi.
Poi saluto tutti, convinco Grisù a salire in macchina (non vorrebbe mai venire via dal campo) e partiamo.
Il traffico è scarso, sono le 22 di un freddo giovedì di dicembre.
Davanti a me il "solito" che non va avanti.
Siamo in prossimità di un quadrivio illuminato.
Il "solito" rallenta e mette la freccia per svoltare a sinistra.
Penso: "Meno male! Altrimenti ci mettevo una vita a tornare a casa!".
Mi affianco sulla destra e sto per accelerare quando...
Toh.. un gatto in mezzo alla strada.
Tolgo il piede dall'acceleratore e rallento. Lo guardo meglio, mentre questo si sposta tranquillo nel praticello sulla destra.
Ehi! Ma non è un gatto!! E' una splendida volpe.
Rallento ancora e quasi accosto, mentre mi volto a guardarla.
Lei, la volpe, resta impassibile a pochi metri dalla strada ad osservare le auto che sfrecciano veloci.
Anche Grisù la vede e comincia ad uggiolare. Chissà.. la crederà un cane oppure un gatto, in ogni modo un quadrupede con cui vorrebbe confrontarsi.
Riparto.
E porto negli occhi e nel cuore il ricordo di quell'esserino selvatico che riporta al passato e che mi fa riflettere sul fatto che abitare fuori città è sicuramente un vantaggio, nonostante la distanza e la scomodità.

giovedì 4 dicembre 2008

Trash Food


Ogni tanto ne sento l'esigenza.
Tre o quattro volte all'anno.
In realtà più il tempo passa più ho la consapevolezza che è un'esigenza mentale, più che fisica.
Più invecchio e più mi rendo conto che mi soddisfa di più un buon bicchiere di vino e un piatto un po' ricercato.
Eppure ogni tanto... sono attratta dal Trash food.
Lo compro, lo mangio... e ogni volta resto delusa.
Eppure ciò non mi ferma dal rifare lo stesso errore, qualche tempo dopo.
Questioni.. di testa.

lunedì 24 novembre 2008

Neve di Maxence Fermine


Stamattina quando ho aperto la finestra è stato piacevole scoprire il mondo sotto una sottile coperta bianca.
E mi è tornato in mente un libro che lessi pochi mesi fa...

Neve di Maxence Fermine
traduzione di S.C.Perroni
Ed. Bompiani (1999)

Yuko è un giovane poeta giapponese.
Nei suoi Haiku sa cantare solo lo splendore e la bianchezza della neve.
Soseki è un anziano pittore divenuto cieco.
Vive nel ricordo di un amore perduto.

Un piccolo gioello da leggere e portare per sempre nel cuore.

venerdì 21 novembre 2008

A pensar male...chissà!

Stamattina esco di casa e mi dirigo verso il solito bankomat. Mentre mi sto avvicinando a piedi, poco lontano si ferma una macchina e scende un ragazzo.
Intanto io sono arrivata davanti allo sportello che vedo spento: è chiaramente fuori servizio.
Torno sui miei passi, allontanandomi. E incrocio il ragazzo con le mani nelle tasche del giubbotto.
'Non funziona.' dico.
E nel mentre in un flash..
Chissà.. Poteva essere un rapinatore..e lo sportello spento mi ha salvata..
... Ma perché devo sempre pensare male..? Chissà..

giovedì 20 novembre 2008

Il Grisù che non ti aspetti

Stasera il mio piccolo drago mi ha davvero stupita.
Ho dovuto fargli l'aerosol e lui è stato bravo bravo per tutto il tempo.. beh.. quasi tutto il tempo..
Verso la fine voleva mangiarsi la mascherina, però nel complesso.. davvero.. un angioletto!
Speriamo che la nuova cura gli faccia passare la rinite e l'infiammazione alle vie respiratorie!
Anche Dana deve aver comunque preso freddo.
Ogni tanto sento qualche.. etciu'!
Ora è qui in braccio, che trema, come ogni sera.
Trema in attesa del solito "pirla" che spara in aria per chissà quale motivo!!
Ma gli venisse....

venerdì 14 novembre 2008

La città di notte

Non ho mai trovato la mia città così piacevole come stasera. Temperatura ideale, poca gente. E nell'aria un po' di quella malinconia che fa tutto magico, come si fosse in un sogno.

martedì 11 novembre 2008

Il Sogno di un Gabbiano








Lasciate ch'io torni là,

ove trascorsi parete della mia
giovinezza,
ma ... piano ...
Fate in modo
che nulla sia cambiato,
che tutto sia come lo lasciai
andando ad inseguire il sogno di
un gabbiano.
Piano ...
perché potrei inciampare
in un sasso che non conosco,
o perdermi nella ruga in più
sul viso di quella donna.
Piano ...
perché potrei svegliare
un bimbo che non c'era
e accorgermi, allora, dei mutamenti
che fanno del mondo ch'io ricordavo,
un altro,
più contorto, o più piatto,
o comunque diverso e lontano.
Piano ...
perché il gabbiano con cui me ne
andai,
là, non ha più il suo nido
e potrebbe non avere la forza
di costruirsene un altro.
linlo@1990

venerdì 7 novembre 2008

Trip tecnologico


Eccolo. E' di nuovo qui.
Il TRIP TECNOLOGICO.
Mi assale... sempre più spesso.
DEVO entrare in possesso di qualche apparecchio tecnologico NUOVO!!!
L'ultima volta credevo di cavarmela senza grossi danni.
Dovevo prendere un regalo per l'AFUP di Grisù che si sposa... e ho pensato di cogliere "due piccioni con una fava" comprando la Wii e regalandole quella...
Speravo - invano - di spegnere così la mia sete di tecnologia.
Illusa.
Insieme alla Wii ho acquistato PER ME un fantastico monitor piatto e un hard disk esterno da 320 GB senza alimentazione.
Bene. Mi sono detta.
Per un po' non verrò assalita dalla smania di qualcos'altro...
Illusa di nuovo.
Stasera mi è venuta una IRREFRENABILE voglia di uno di quei bei portatilini con lo schermo da 9 pollici.. che ora so montano Ubuntu e nn Winzoz...
Come sarebbe comodo al posto del mio vecchio Toshiba enorme e pesante... in questo momento.. a letto... sulle mie ginocchia.. leggero.... piccolo.. potente.... NUOVO....

mercoledì 5 novembre 2008

Tra i ricordi

[omissis]

Tra i ricordi
Non ricordo che ora fosse:
il tempo non aveva importanza
dimentica com'ero del suo svanire.
Ricordo parole non dette,
forse neanche pensate.
Ricordo ciò che successe,
ciò che non fu,
ciò che non doveva essere
allora, forse mai.
Non fu, non s'infranse:
nulla svanì
nel nulla che rimane tra i ricordi.

linlo@1991
Cristallo
Ho perso un sorriso.
E' caduto
nell'oscurità del silenzio
d'una sera d'estate.
E' rimasto impigliato
- oh, solo un istante -
nella sottile tela d'un ragno
abbandonata con la vita
sull'orlo dell'abisso,
poi,
cullando ceneri di speranze
tra cantilene di illusioni,
è scivolato
fino in fondo alla prigione
di un tempo di cristallo scuro.
linlo@1991
Non so dire
Ho giocato da sempre
con parole e suoni:
li ho guardati rimbalzare
dentro la mia solitudine,
li ho donati al silenzio
di sogni bambini.
Ed ora
che vorrei aprire
a te
il mio cuore
non vengono suoni e parole:
le labbra non si schiudono,
la mente non ragiona.
Perché io "amore"
non so dire...
Ti basta
ch'io ti ami?
linlo@1993
Tutto
Polvere.
A volte
è tutto ciò che
rimane
dei nostri incontri,
dei sorrisi e dei giorni.
Qualcosa.
Non è mai tutto,
spesso non è importante,
ma rimane,
in silenzio,
a ricreare un viso,
un gesto, un'illusione.
linlo@1994

L'ultima stella
la scrissi su un foglio d'autunno
che scricchiolava di rosso
tra i passi affrettati di un viale.
L'ultima strofa
la vidi brillare una notte d'autunno
tra le braccia tese
d'una morbida nebbia
che svaniva in se stessa pian piano.
L'ultima parola
la raccolsi da terra
e la guardai rimbalzare in me
all'infinito...
...
La prima scheggia
in cui mi specchiai
riflesse cose che mai avrei voluto
vedere.
linlo@1996

martedì 4 novembre 2008

Lampada Osram di Claudio Baglioni


Il tempo di sicuro aiuta.. a far crescere la malinconia...
Ieri sera, in auto, ascoltavo un mix di canzoni di Baglioni.
Ed ecco "Lampada Osram".
.. anche se nel mio caso sarebbe più opportuno citare quel verso di Vecchioni "... e non si è soli se qualcuno ci ha lasciati, si è soli se qualcuno non è mai venuto...".

Lampada Osram di Claudio Baglioni

Lampada Osram

di fronte alla stazione
giornali,cartoline,le insegne,le reclames
la fila di taxi ,la calca sopra i tram
annodi il tuo foulard
le otto e dieci
Lampada Osram
il primo appuntamento
e tu ci tieni tanto
sei certa che verrà
una valigia torna e un'altra se ne va
fa buio e sono già le otto e un quarto
"ciao come stai" gli dirai quando verrà
per l'emozione arrossirai
chissà che pantaloni avrà
mezz'ora no non basterà per arrivare al centro
per digli tutto quanto e che ti piace tanto tanto
Lampada Osram
non è venuto ancora
che facce da galera
quei 4 sul coupè
"via Buoncompagni per favore sa dov'è?"
Profumo di lillà le otto e venti
"Bravo che sei " gli dirai quando verrà
e un po' di muso metterai
chissà che scuse inventerà
ma dopo lui ti porterà davanti ad un tramonto
per dirti tutto quanto e che gli piaci tanto tanto.
Lampada Osram
lui non è più venuto
i passi sul selciato
ti fanno compagnia
e a testa bassa te ne torni a casa tua
"biglietto signorì"
le otto e mezza.

lunedì 3 novembre 2008

Nebbia di Giovanni Pascoli



Sarà l'atmosfera autunnale, sarà che ieri mi sono spinta in strade avvolte nella nebbia...
Mi è tornata alla memoria una poesia di Giovanni Pascoli che da ragazzina (avrò avuto 12 anni) mi aveva molto colpito.
Ieri, in auto, ne ricordavo solo piccoli frammenti.
"...nascondi le cose lontane che vogliono ch'ami e che vada ch'io veda là solo quel bianco di strada..."
"..nascondi le cose lontane nascondimi quello che è morto.. ch'io veda soltanto la siepe dell'orto cui presso sonnecchia il mio cane..".
Oggi sono andata a cercarla, l'ho riletta, e ve la propongo.

Nebbia

Giovanni Pascoli

Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli
d'aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valeriane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che dànno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.

giovedì 30 ottobre 2008

Avrai di Claudio Baglioni


Sarà l'autunno, con i suoi "viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore", oggi voglio lasciarvi una delle mie canzoni preferite.
La leggenda vuole che Claudio la scrisse per il figlio appena nato. Mai regalo fu più bello.
Era il periodo in cui Claudio riusciva con poche, splendide parole a costruire grandi quadri dei piccoli gesti, delle piccole emozioni che fanno grande la vita.
"avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare" ... e anche se quel telefono non è mai squillato, o, se lo ha fatto, non era la telefonata che aspettavi.
".. un legnetto di cremino da succhiare...": è troppo difficile non intenerirsi, immaginando il bambino che torna verso casa e non ce la fa ancora ad abbandonare il legnetto, dopo aver finito il gelato.
"ed un amico che ti avrà deluso tradito ingannato" è troppo vero il dolore che ancora mi porto dentro.
"avrai carezze per parlare con i cani" ... ed è così che ogni volta mi ritrovo con "due lacrime più dolci da seccare", ripensando ai cani che hanno accompagnato la mia vita, soprattutto a Teddy perché cantavo questa canzone ogni volta che lo portavo nei prati, in montagna.
... ed ora.. mi fermo, a sognare.

Avrai
di Claudio Baglioni

avrai sorrisi sul tuo viso
come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album
rilegato in pelle
tuoni di aerei supersonici
che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento
alla finestra
avrai un telefono vicino
che vuol dire gia' aspettare
schiuma di cavalloni pazzi
che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da
tirare fuori che e' gia' estate
un treno per l'america
senza fermate
avrai due lacrime
piu' dolci da seccare
un sole che si uccide
e pescatori di telline
e neve di montagne
e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino
da succhiare
avrai una donna acerba
e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme
ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti e ore
vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avra' deluso
tradito ingannato
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai la stessa mia
triste speranza e sentirai
di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare
quando viene sera
e cento ponti da passare
e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che
ti fuma in bocca un po' di tosse
natale di agrifoglio
e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici
e sassi per la strada
avrai ricordi ombrelli
e chiavi da scordare
avrai carezze
per parlare con i cani
e sara' sempre
di domenica domani
e avrai discorsi
chiusi dentro e mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio
per sentire che
la guerra e' finita
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non aver
amato mai abbastanza
se amore amore amore
amore avrai

mercoledì 29 ottobre 2008

Toro - A...

Lo so. Stasera c'è l'Atalanta. Eppure vorrei che il mio Toro pensasse di giocare contro l'Aberdeen. Vorrei che pensasse di essere sotto di due gol, come quella volta. E vorrei che giocasse con la grinta di quella volta. Con la Maratona a battere incessantemente le mani per un tempo e mezzo, quel brivido sulla pelle e gli occhi lucidi.

sabato 25 ottobre 2008

Tagliolini all'uovo



Ingredienti per 3 persone:

200 gr farina 00
2 uova
1 cucchiaino di sale


Setacciate la farina e mischiatela con il sale.
Preparate la fontana e all'interno rompete le due uova.
Con pazienza amalgamate con una forchetta il composto fino a far assorbire completamente l'umidità delle uova.
Quindi impastate con le mani (usate il palmo, non solo la punta delle dita!) fino ad ottenere un composto elastico che non appiccichi più sulle mani.
Lasciate riposare per una decina di minuti.
Nel frattempo preparate la "Nonna Papera", ovvero la macchina per tirare la sfoglia e tagliare i tagliolini.
Riprendete l'impasto e tagliatene un pezzo per volta, delle dimensioni più o meno di un'albicocca grande.
Tirate la sfoglia nell'ingranaggio più grande, piegandola ogni volta a metà.
Occorre infilare la sfoglia dal lato dei due lembi e lasciare in alto la piega.
In questo modo, quando la pasta sarà pronta dopo un po' di passaggi, udrete uno "scoppio".
E' l'avviso che potete assottigliare fino allo spessore desiderato, quindi passarla nell'apposito ingranaggio per i tagliolini.
Infarinate bene, sia la sfoglia che i tagliolini finiti.

Condimenti consigliati:
  • burro e tartufo
  • crema di Castelmagno (Castelmagno, panna, noce di burro)
  • panna e limone
  • burro e funghi trifolati
La quantità indicata per noi 3 risulta sufficiente.
Se però volete mangiare di più, considerate il rapporto di 1 etto di farina, 1 uovo per ogni commensale. Per il sale, 1/2 cucchiaino ogni etto di farina.
Buon appetito! :-)

Con occhi nuovi

Ha fatto capolino il pensiero che tenere un blog mi spinge a guardarmi attorno con occhi nuovi.
Sono più attenta a quello che vedo, a quello che sento.
Alla ricerca di nuovi argomenti da trattare, faccio più attenzione alle piccole cose che mi capitano, ai suoni, ai volti.

venerdì 24 ottobre 2008

L'informazione


La radio accompagna buona parte delle ore che trascorro in auto durante gli spostamenti.
Ieri sera, durante il tg, hanno dato la notizia dello schianto di un elicottero italiano diretto a Strasburgo.
Non ho potuto fare a meno di pensare che in ascolto potessero esserci familiari e amici dei poveri ragazzi morti nella tragedia.
L'evento si era verificato da poco, per cui sicuramente non c'era stato il tempo materiale per avvisare i loro congiunti.
Mi sono domandata cosa mai potrebbe succedermi, se, ascoltando la radio, sentissi di qualche tragedia che potrebbe aver colpito i miei cari.
E tutto per questa smania di "informazione" che sembra aver travolto il mondo.
Ma è questo il modo giusto per fare informazione?
Non succederebbe nulla se l'opinione pubblica venisse informata con qualche ora di ritardo di tragedie come queste. Non mettono in pericolo nessuno. Solo i sentimenti di quei pochi che vengono toccati da vicino.
Non sarebbe ora di smetterla con questo sensazionalismo e pensare un po' di più alle persone e ai loro sentimenti?

martedì 21 ottobre 2008

Circo


Ancora un po' addormentata, ogni mattina passo accanto ad un piazzale quasi sempre vuoto.
Stamattina invece era occupato dai mezzi di uno di quei piccoli circhi di paese.
Un flash.
Sono tornata bambina, sui banchi di scuola delle elementari.
E ho ricordato di quando in classe ospitavamo, per pochi giorni appena, qualcuno proveniente dal circo di passaggio.
Stranamente fu sempre una bambina.
Accadde due o tre volte nell'arco dei cinque anni delle elementari.
Ricordo solo un nome - Jessica - nome esotico, che pensai molto adatto ad una bambina che viveva una vita così lontana dalla mia.
Ogni settimana in un paese diverso, in una classe diversa.
Nessuna possibilità di creare dei legami profondi, delle amicizie.
Io ero così felice di godere della mia stabilità familiare, della mia "amica del cuore".
Rifletto.
Con l'amica del cuore saranno dieci anni che non scambiamo una parola.
Se per caso ci succede di incrociarci per strada, quasi facciamo finta di non conoscerci.
Ognuna ha la sua vita, la mia molto diversa da quella che sognai da bambina.
Ripenso a Jessica.
Chissà.
Magari oggi la sua vita è più stabile della mia.

lunedì 20 ottobre 2008

Il canto dei mestieri di Ivano Fossati


Questa mattina per radio hanno trasmesso questa canzone di Ivano Fossati.
L'avevo già sentita tempo fa, e ogni volta mi suscita sempre strane emozioni.

Il canto dei mestieri di Ivano Fossati

Guardami bene diritto negli occhi
Che il mio mestiere non è il soldato
Guardami bene diritto negli occhi
Che il mio mestiere non è
Né di spada né di cannone
Quello che ero io l'ho scordato
Se fosse spada se fosse cannone
Il mio mestiere saprei qual'è.

Adesso guardami le mani
Ti sembrano mani da padrone?
Coraggio e toccami le mai
Che la mia vita non è
Né col denaro né col potere
Oppure l'avrò dimenticato
Se fosse denaro e ci fosse ragione
Il mio cammino saprei qual'è
Ma il mio mestiere non è.

Guarda la punta delle mie scarpe
Quello che faccio non è la spia
Né informatore né polizia
Che il mio mestiere non è
Di sicuro non è.

Quello che faccio è cercare il tuo amore
Fino nel cuore delle montagne
Quello che ho fatto è scordare il tuo amore
Sotto il peso delle montagne.
Quello che faccio è cercare il tuo amore
Fino nel cuore delle montagne
Quello che ho fatto è scordare il tuo amore
Sotto il peso delle montagne.

Gurada i vestiti che porto addosso
Non sono quello di un sacerdote
Per i vestiti che porto addosso
Il mio mestiere non è
Né rosario né estrema unzione
Quello che ero io l'ho scordato
Se fosse rosario se fosse olio santo
Il mio mestiere saprei qual'è.

E vedi che il bianco fra i miei capelli
Non porta al titolo di dottore
E la sveltezza delle mie dita
La mia vita non è
Né di taglio né di dolore
Né di carne ricucita
Né di taglio né di dolore
Anche questo non è
Il mio mestiere non è.

Il mio mestiere fu cercare il tuo amore
Fino nel fuoco delle montagne
Il mio destino scordare il tuo amore
Sotto il peso delle montagne
Il mio mestiere fu cercare il tuo amore
Fino nel fuoco delle montagne
Il mio destino scordare ogni amore
Sotto il peso delle montagne.

Guardami bene diritto negli occhi
Ti sembrano gli occhi di un soldato?
Leggimi bene in fondo negli occhi
Che la mia vita non è
Il mio mestiere non è.

domenica 19 ottobre 2008

Bilancio del weekend

Weekend terminato.
E' tempo di bilanci.
Partiamo dalle note negative.
Il Toro.
Ebbene sì, il mio Toro ha di nuovo perso, pur giocando abbastanza bene.
E passiamo alle note positive.
Le gare di Agility.
Ieri Grisù e Dana.
E oggi solo Grisù.
Sulle tre gare, due giri per gara, ne abbiamo sempre e solo finito uno dei due.
Comunque sono soddisfatta.
Grisù ha finito tutte e due le Agility, su quattro giri ha bene o benino terminato tre slalom su quattro, e uno lo ha addirittura fatto tutto.
Dana.. che dire di Dana.. nell'Agility di ieri è stata fantastica.. ha toccato tutte e due le zone che di solito sono il nostro punto debole, era bella reattiva e felice di girare.
Grisù... beh.. era la sua prima gara e nel complesso mi è proprio piaciuto.. il mio bambino peloso.. :-)

venerdì 17 ottobre 2008

Panico


Ma si può?!?!
Domani esordisco in gara ufficiale con Grisù... e sono già in panico da giorni!
Ho qui, in gola, una specie di nodo che non accenna ad andare via.
Ieri sera l'allenamento ha dato riscontri parecchio positivi, ma ciò non ha contribuito per nulla a tranquillizzarmi.
Ho fatto un numero considerevole di gare con Dana, eppure sono agitata come un cocktail shakerato!
Non vedo l'ora che sia domani pomeriggio.. anzi.. meglio.. domenica pomeriggio, quando avrò finito tutte le gare del weekend!
Come mi sentirò leggera!!!

giovedì 16 ottobre 2008

Segnali stradali


Percorriamo molto spesso le solite strade, quindi non siamo molto abituati a guardare e seguire i cartelli stradali con la direzione da prendere.
Il più delle volte conosciamo la strada e sappiamo perfettamente dove andare, dove svoltare.
Qualche volta, però, ci succede di inoltrarci in territori non conosciuti e lì, a mio avviso, sorge il dramma.
I cartelli stradali con le indicazioni sembrano essere stati messi quasi a caso.
Non c'è MAI il nome del paese che vogliamo raggiungere.
Uno dovrebbe avere stampata in mente la cartina e tutti i paesi limitrofi, prima e dopo, per un raggio di almeno 40 chilometri.
Alle rotonde, poi, se all'incrocio prima avevamo trovato il tanto agognato nome su un cartello, alle rotonde poi, dicevo, il tanto ricercato nome.. scompare.
E se per caso ti accorgi di aver sbagliato strada, stai sicuro che hai imboccato qualche supercirconvallazione che ti porta dritto per almeno 10 chilometri (ovviamente nella direzione opposta alla quale volevi andare) con l'impossibilità di effettuare un'inversione.
E il cartello "Qualsiasi direzione"?
Spiegatemene il significato!
Non era possibile evitare il cartello "Qualsiasi direzione" e al suo posto metterne uno un po' più esplicativo?
Provate, un giorno che avete tempo, a fare una strada che conoscete fingendo di conoscere solo il nome della meta che volete raggiungere. E seguite le indicazioni stradali... se ci riuscite.

martedì 14 ottobre 2008

Regalo di nozze

[wii] Ieri sera sono andata a consegnare il regalo di nozze all'amica che da più tempo mi sopporta.
Devo dire che mi fa un po' effetto pensare che tra meno di due mesi si sposa. Mi sembra ieri che eravamo vicine di banco.
Conservo ancora valanghe dei bigliettini che ci scambiavano come commento alle spiegazioni dei professori.
Conservo mille ricordi di gite e risate.
E adesso si sposa: auguri! :)

lunedì 13 ottobre 2008

Un po' di.. poesia


Oggi ho deciso di pubblicare un po' delle mie parole.
Parte, o dovrei dire quasi tutto, dell'ultimo periodo.





29.08.2008
Nella mia memoria
tracce di te.
Dall'anima sembrano essere cancellate.
Eppure riemergono
come orme di tatuaggi.
O sono solo ... ombre?
linlo@2008
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19.06.2007
Io non ho Casa.
Vago ramingo per i sentieri dell'ignoto.

Io non ho Chiesa.
Talvolta prego entità senza nome.

Io non ho.
Io non sono.
linlo@2008
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18.06.2008
...E non ha senso.
Grande paura
che lacera l'anima.
linlo@2008
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16.06.2008
A volte vorrei non stringere un sogno.
Qualcosa di piu' concreto di un'idea.
L'illusione rimbalza come una palla di gomma.
E si dissolve come una bolla di sapone.

....


Sempre troppo in alto, troppo di lato.
Al di la' di un vetro.
Nel riflesso antico di uno specchio.
Sempre in qualche modo altrove.
O in un altro tempo.

....


Dietro al vetro opaco del ricordo
un'illusione si allontana.
O forse ristà.
Inaspettatamente realizzo:
quello che non fu allora,
porto' ad ogni singolo attimo di felicità
vissuto in seguito.
Istantanee di un futuro passato
sorridono.
E sento cadere gli anelli
che per tanto tempo costrinsero il mio cuore.
linlo@2008
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19.07.2007
poi la mia anima ando' in frantumi, la ricomposi, ma qualche scheggia deve essere rimasta in qualche angolo dei ricordi

linlo@2007
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17.07.2007
Ho lottato.
Ho perso.
Brandelli di me
sulla strada di ieri.
Mi volto e li vedo là:
ostacoli di un percorso già fatto,
impedimenti senza catena.
linlo@2007
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30.01.2007
A volte
ho bisogno d'un sogno
- piccola coperta -
per scaldarmi
nelle notti di solitudine
- sempre troppo corta - .
linlo@2007
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20.09.2006
Sempre
le stesse
parole
rimbalzano
all'infinito
nello sterile
ricordo
d'un incontro.
Fagocitano musica
suoni
pensieri
presente.
Istantanea d'occhi
pavidi:
trovarono coraggio
nell'attaccare
un cuore fragile.
Che cadde.
linlo@2006

venerdì 10 ottobre 2008

Gibran Kalhil Gibran - Il profeta




Vorrei dedicare a tutti i miei amici queste parole di Gibran Khalil Gibran.

SULL'AMICIZIA

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

giovedì 9 ottobre 2008

Il coniglio bianco


Oggi mi sento un po' come il cilindro dei maghi.
Lo mostrano al pubblico. E' vuoto. E un attimo dopo tirano fuori colombe, fazzoletti colorati, conigli.
Mi sento un po' così.
Vuota.
E allo stesso tempo se provo a tirare fuori qualcosa, viene fuori di tutto.
Ma nulla di paragonabile a quello che tirano fuori i maghi, niente di così allegro o colorato.
Oggi da me saltano fuori ansie, paure, insicurezze.
E dietro lasciano solo un vuoto un po' più assordante di prima.
E nessun coniglio bianco...

mercoledì 8 ottobre 2008

Shopping

Io odio andare a fare shopping.
Soprattutto quando sono obbligata ad entrare nei negozi di abbigliamento per cercare qualche capo in particolare, con la più che fondata certezza di NON trovare quello che cerco.
Ieri ero alla ricerca di qualcosa da mettere ad un matrimonio.
Avevo già cercato nei giorni scorsi in un paio di posti, ma non avevo trovato niente.
In realtà non avevo proprio visto niente che catturasse la mia attenzione.
Ieri, visto l'appuntamento dall'oculista, in centro, decido di andare in un negozio dove mi aveva trascinato mia cugina qualche mese fa.
Un negozio dove non devo entrare e chiedere "Avete qualcosa della mia taglia?"
Non che io sia enorme, però le L che si trovano in giro adesso non mi entrano neanche a piangere.
E poi si sprecano fiumi di parole sull'anoressia... mah...
Il negozio è un po' fuori dal mio budget tradizionale, ma per un'occasione speciale si può sempre fare un'eccezione.
Quello che mi aveva colpita di questo esercizio, era stata la gentilezza delle commesse.
Gentilezza e non ossequiosità.
Gentilezza e pazienza.
Bene.
Quattro passi sotto ai portici e arrivo davanti alla vetrina: chiuso!
Ah già ... oggi non fanno orario continuato. Quando aprono? Tra 15 minuti.
Giusto il tempo di andare a infilare il naso in altri due negozi aperti (oddio.... che squallore ... che pacchianerie...).
E di ... ehmm.. lustrarsi gli occhi davanti alle vetrine di una gioielleria (il gestore era sulla porta, volevo quasi fargli i complimenti... sono anni che guardo le sue vetrine e non ho MAI trovato niente che non fosse di mio gusto.. mi capita di rado davanti alle gioiellerie).
La mia meta finalmente apre.
Entro. E, fortuna, la commessa che si interessa a me è proprio quella che ritengo la più simpatica. :-)
Facciamo una prima esplorazione e individuiamo alcuni capi.
Lei insiste (ma con garbo) sulle fantasie, ed io mi lascio convincere a provarle anche se so già (e a ragione) di non vedermi assolutamente con certe cose addosso.
Alla fine provo la prima cosa che aveva colpito la mia attenzione e... Splendido!
Lo sento "mio".
Lo sento mio anche se non è proprio esattamente quello che porto di solito... ma sarà per un'occasione speciale, ed è decisamente adatto.
Nota dolente: il cartellino del prezzo.
Poi penso ai pomeriggi futuri, risparmiati dalla ricerca di un'alternativa, se mai non comprassi oggi.
E decido che ne vale assolutamente la pena!
Mi piace, ho trovato e non devo più cercare.
Non devo più sottopormi all'imparziale (e spesso negativo) giudizio di commesse molto meno in sintonia con me di questa (che nel mio cuore ringrazio).
Pago, saluto, ringrazio ancora ed esco.
Come mi sento leggera! :-)

martedì 7 ottobre 2008

Il percorso



Ho percorso solo una volta quella strada.
So dove parte e so dove voglio arrivare.
Prima di partire non guardo la mappa del percorso, alla peggio seguirò le indicazioni dei cartelli. Non ho fretta.
Imbocco la salita ed ecco: ai miei occhi appare la prima immagine.
La stessa immagine sbuca anche dal cassetto dei ricordi: la chiesa strana, lì, sulla sinistra.
Ecco. E' qui che devo svoltare.
E poi su.
Altre immagini che adesso la memoria sembra anticipare.
La lunga cancellata arrugginita protegge un prato mal tenuto e chissà quale grande e strana villa si nasconde là, dove lo sguardo non può arrivare.
Chissà quali vite hanno popolato questi luoghi che in questo attimo io sfioro solamente.
E ancora su.
Siamo ad un bivio, ma io non devo leggere i cartelli. So già di dover svoltare a sinistra.
Poi, ecco, una rotonda.
Presa da un improvvisa frenesia, la supero e proseguo dritta, ma bastano pochi metri perché mi accorga di aver sbagliato.
La rotonda è nuova, l'altra volta non c'era. Ecco perché il mio cervello non l'ha anticipata.
Rallento. Devo trovare il modo di tornare indietro.
Lì, sulla sinistra una piazzola.
Inverto la marcia e riparto. Questa volta consapevole della direzione da prendere alla rotonda.
E' fantastico come il nostro cervello ricordi le cose, anche quelle che abbiamo visto una sola volta e magari non abbiamo "guardato".
E allora giù, per la discesa a sinistra, in mezzo a boschi e prati silenziosi.
Siamo a pochi chilometri da una grande città, eppure qui sembra di essere in un altro luogo, in un altro tempo.

Arrivo ad un altro bivio. So bene che se volessi proseguire sulla strada dell'altra volta dovrei svoltare a sinistra.
Guardo i cartelli.
Questa volta decido di scegliere l'altra alternativa e proseguo diritta, alla scoperta di un nuovo percorso, di nuovi paesaggi.
Ed ecco la prima "fotografia" da archiviare per la prossima volta: sulla destra, in alto, una grande casa con davanti una fila interminabile di alberi che già hanno i colori dell'autunno.
Rallento. Mi guardo intorno.
Ancora una "fotografia" e giungo alla meta, questa volta più consapevole del percorso e di me stessa.


lunedì 6 ottobre 2008

Retrospettiva

Il mio ieri

Al mio amato nonno

Talvolta domando al Silenzio
se mai io son stata bambina,
senza pensieri
sulle labbra gravide di parole,
nei gesti avidi di libertà
senza timore
per l'incognito futuro,
per il crollare dei miei sogni.

Ho visto i bambini,
che con me erano chiamati tali,
agire senz'altro scopo che il riso,
li ho visti vivere
mentre in me moriva pian piano qualcosa.

Ora mi sogno fanciulla,
sogno il mio ieri
come avrei voluto che fosse,
sogno il mio ieri con chi,
morendo,
lo ha rubato.

1988@linlo

------------ *** ------------ *** ------------

Una madre

A mia madre

Era lei
che mi stringeva forte le mani
quando la sera si faceva più cupa,
lei
che asciugava con un bacio
ogni lacrima che solcava il mio viso.
- Fu lei che quel giorno trovò le parole.
Era lei
Che ogni notte svegliavo
Per paura del sonno,
lei
che apriva le braccia
a quella bimba spaventata dalla vita.
Ieri lei era
Non UNA MADRE, ma MIA MADRE,
oggi
è MIA MADRE e un'amica.

1988@linlo

------------ *** ------------ *** ------------

Una ricerca

07.06.1989

Acqua.
Ho sete.
Cerco un fiume,
una fonte.
Cerco un'oasi nel mio deserto grigio.
Ombra.
Ho caldo.
Cerco un albero,
una grotta.
Cerco un'oasi nel mio deserto grigio.
Dio.
Ho paura.
Cerco una mano da stringere quando ho paura.
Cerco una voce da ascoltare quando ho paura.
Cerco …
Cerco Te, ma non Ti trovo.

1989@linlo

------------ *** ------------ *** ------------

Notte

28.05.2000

Ridussi ogni cosa
entro il suo angusto confine.
Tolsi una ad una
le spine dal cuore.
E dissolsi l'ultima speranza
in una gelida notte vuota.

2000@linlo

------------ *** ------------ *** ------------

Silenzio allibito

16.03.2000

Disorientata
vago per gli angoli bui
del mio io,
domandando
ad alta voce
quale sarà il mio destino.
Implacabile
solo l'Eco risponde
ed un'altra domanda
incide un Silenzio allibito.

2000@linlo

Scenderemo nel gorgo

Vi sarete accorti che da un po' mi sento maliconica, soprattutto di mattina.
Esco di casa che è ancora buio, salgo in auto, affronto le prime curve salendo sulla collina.
Quando arrivo in cima e comincio a scendere, attraverso le fronde comincio ad intravvedere l'alba e dovrei gioire. Invece pensieri tristi affollano la mente.Cerco di scacciarli scuotendo la testa.
Ma loro sono lì.
Sembrano piccoli ragnetti che si aggrappano con le loro zampine al mio cervello.
Sono zampine sottili eppure sono tenacissime.

Stamattina a questi pensieri tristi, faceva compagnia il verso finale di una poesia di Pavese:
"... Scenderemo nel gorgo muti".

Voglio condividerla con voi.

Di Cesare Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cosí li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

22 marzo '50

giovedì 2 ottobre 2008

Capovolta....


Oggi mi sento un po' capovolta...
Un po' .. stonata...
Sarà che ieri sera sono andata a dormire prestissimo.
Gli occhi si sono messi all'improvviso a bruciare.
Allora ho cercato un collirio e poi ho pensato che fosse meglio andare a coricarmi.
Ho acceso la radio sulle partite di coppa.. e mi sono addormentata che il primo tempo non era ancora finito. :-)
Ogni tanto penso che ci voglia.. una serata così.

mercoledì 1 ottobre 2008

Incapaci o prepotenti?

Mi domando sempre di più, girando per il traffico cittadino, se la gente al volante sia molto incapace o tanto prepotente.
Propenderei con la seconda ipotesi...
Solo stamattina posso contare più casi di:
  • auto che fanno lo "slalom" tra le altre, perché per dormire 3 minuti di più ora sono in ritardo
  • auto in doppia fila, perché "giusatamente" bisogna parcheggiare a mezzo metro dal bar!
  • auto contromano, perché "tanto non passa nessuno ed è più comodo passare da qui"
  • auto che svoltano a sinitra, dove svoltare a sinistra non si può, perché "tanto lo fanno tutti"
Basta! Sono stufa dei prepotentoni che pensano di esserci solo loro sulla strada!

martedì 30 settembre 2008

Haiku

L'Haiku è una composizione di origine giapponese.
Solo tre versi, di 5, 7 e 5 sillabe.

Ho voluto provare a cimentarmi...

Nell'inverno
dei ricordi appari:
e sei fantama.
--- *** ---
Miraggi di luna
sfiorano la pelle
in sogni vuoti.
--- *** ---
Fredda lacrima
nasce da lontano e
scivola lenta.
--- *** ---
Labbra riarse
sfiorano un antico
caldo dolore.
--- *** ---

Malinconia

Sarà questo freddo arrivato così, all'improvviso.
Sarà che quest'anno non sono potuta andare ad assistere ai Campionati del Mondo di Agility.
Sarà che al mattino ora parto prima dell'alba, con i fari che bucano il buio e nessuna voglia.
Sarà che la sera la strada del ritorno è sempre più lunga e i pensieri si perdono, rimbalzando sui tetti e sui cofani delle auto affiancate.
Sarà ...
Il fatto è che non sono solo i vestiti a farsi pesanti.
C'è qualcosa, qui, sul petto - nel petto - che stringe, che soffoca.
E novembre, mese in cui sempre vado in crisi, è ancora lontano...

lunedì 29 settembre 2008

Futuro

Futuro

La fredda obiettività
penetra piano
tra le tiepide pieghe
del ricordo.

E occhi ti osservano
- sconosciuti -
da uno specchio.

Vorresti avere una penna
per catturare immagini,
ma ti mancano
parole.

Qualcosa scompare,
inghiottito dal tempo:
più spazio per un futuro
che non c'è.

2008©linlo

domenica 28 settembre 2008

L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn

L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn
€ 6,00
Editore Mondadori

"Un giorno sentii dire da un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli davvero il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale - non importa quanti altri libri leggeremo, quanti mondi scopriremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo - prima o poi faremo ritorno."
Bello. Bello. Bello. In un certo senso tragico, ma bello.
E poi, l'idea di scrivere un libro sui libri...
Ad un certo punto dice anche qualcosa del genere ... "i libri sono lo specchio di quello che abbiamo dentro".
Questo è uno di quei romanzi che tocca il cuore.

mercoledì 24 settembre 2008

Lo faro' domani...

L'altra mattina riflettevo su questa affermazione: "Lo faro' domani...".
E' il senso di immortalita' che ci spinge a farla?
Oppure dentro di noi c'e' l'errata convinzione che dire ad alta voce "Lo faro' domani..." esorcizzi l'invisibile "amica" che ci attende chissa' dove... e chissa' quando?

venerdì 19 settembre 2008

Sembra novembre

Quest'anno l'estate sembra averci abbandonati all'improvviso, prima del tempo.
Le temperature si sono abbassate di colpo.
Stamattina la montagna era avvolta da una fitta nebbiolina dal sapore autunnale.
Il cielo è coperto e promette pioggia.
Quella pioggia sottile, che parla d'autunno, di tazze fumanti di the, in locali appannati di vapore.

martedì 16 settembre 2008

Prove di luna


Ieri sera quando sono uscita a portare i cani c'era una splendida luna in cielo.
Troppo buffi gli effetti da film horror che sono riuscita ad immortalare con la macchina fotografica. :-)

lunedì 15 settembre 2008

E' tutto un attimo...

Tangenziale.
Stamattina.
Mi immetto nel traffico.
Quando riesco mi sposto dalla prima alla seconda corsia.
Dietro ad un camion.
All'inizio gli sto attaccata. Pochi metri.
Poi sollevo un po' il piede dall'acceleratore e lo lascio andare, mentre la tangenziale si piega leggermente verso destra.
Ad un tratto lo scoppio. Il fumo. L'odore di bruciato.
In un istante rivedo nella mente le immagini trasmesse dalla tv.
Autostrada in agosto. Il tir che sbanda e spazza via poche macchine e troppe vite.
Per fortuna qui non è cosi' grave.
E' "solamente" esploso uno pneumatico al tir che mi precedeva.
Brandelli di gomma vengono travolti dalle mie ruote, mentre mi infilo per forza nella nuvola di fumo che mi sta davanti.
Proseguo, incolume.
Il cuore batte per un po' all'impazzata. Poi si tranquillizza.
E' tutto un attimo.
Adesso ci sei, adesso non ci sei più.
Questione di secondi, di centimetri, di .. fortuna?

giovedì 11 settembre 2008

Un'altra mattina

Il traffico è regolare.
L'ora più o meno sempre la stessa.
Abbasso il vetro per far entrare in auto un po' della Torino che si sta svegliando, sotto quest'alba di quasi autunno.
Al semaforo, si affianca la solita monovolume grigia.
La riconosco.
Ha le tendine parasole di Winnie The Pooh.
E allora provo, come ogni volta, ad immaginare un frammento della vita di quest'uomo. Immagino due bambini che spiano il mondo dietro le tendine con l'orsetto.
Poi il verde.
E i miei pensieri interrotti riprendono il loro corso. O un altro.
E' un'altra mattina, di una vita un po' grigia.

martedì 9 settembre 2008

Memorie di un gatto di Regina Henscheid


Memorie di un gatto di Regina Henscheid
€ 8,00 139 p.
Traduttore Cravero R.
Editore TEA (collana Teadue)

La vita e le avventure di un micio (e di suo fratello) ... dal punto di vista del micio.
Fresco romanzo un po' sgrammaticato (visto che chi parla è il micio).
Divertente, leggero, arguto: da leggere tutto d'un fiato.
L'autrice riesce benissimo a rendere il carattere del felino di casa.
... ricorda un po' il blog di Grisù http://grisu-agility.blogspot.com (iniziato ben prima che leggessi questo romanzo!).

lunedì 8 settembre 2008

Guardare da lontano

A guardarle da lontano non suscitano poi cosi' paura.
Sono cosi' belle...
Eppure quest'estate le montagne hanno mietuto tante vite...
Appena ieri un ragazzo di 25 anni. L'ultimo. Per ora.
Di fronte a queste montagne provo un senso di.. come dire?.. impotenza, ecco.
Sono la', maestose, imponenti.
Di per se' non sembrerebbero voler far del male.. eppure... se le osservi con attenzione, un che di minaccioso ce l'hanno.

mercoledì 3 settembre 2008

Attesa


Siamo sempre in attesa di qualcosa.
Una delle piu' belle frasi di una canzone trovo che sia in "Avrai" di Claudio Baglioni.
"Avrai un telefono vicino, che vuol dire già aspettare"
Ebbene sì.
In questo periodo sono piu' in attesa del solito.
E devo dire che quando lunedi' il telefono è squillato ...
Ma l'attesa non è finita. Si è solo dilazionata. Ha trovato una data, nella quale si esaurira' oppure trovera' nuova vita e nuovi traguardi.

martedì 2 settembre 2008

Amabili resti di Alice Sebold




Amabili resti di Alice Sebold
Edizioni E/O (collana Dal Mondo) , traduttore C. Belliti
416p, 2002, 16,50€
Era tanto, tanto tempo che non facevo notte per finire un libro.
Era tanto, tanto tempo che non sentivo le lacrime solcarmi le guance senza che potessi fare nulla, perché ormai le parole erano penetrate dentro di me e avevano lasciato il segno.
E' vero, alcune scelte finali dell'autrice mi hanno lasciata un po' perplessa.
La storia è narrata in prima persona da Susie Salmon, una ragazzina di 14 anni che nelle prime pagine viene stuprata e uccisa.
E' lei, dal suo Cielo, che ci racconta del prima e del dopo.
Punto di vista originale.
Ho letto alcuni commenti su Ibs (vado sempre su Ibs a sbirciare i commenti, dopo aver finito un romanzo.. leggo soprattutto quelli negativi). Alcune persone giudicavano "infantile" il racconto.
Secondo me il punto di vista era volutamente infantile.
In fondo Susie ha solo 14 anni.
A me il romanzo è piaciuto. L'ho trovato scorrevole, a tratti commovente.

lunedì 1 settembre 2008

1 settembre: cambiamenti

Inizia settembre.
Molte cose tornano ad essere com'erano prima dell'estate: il traffico, la fretta, persino il tempo (oggi piove).
Per questo motivo ho deciso di cominciare ad effettuare piccoli cambiamenti.
Oggi ho cominciato con il trucco e i tacchi.
Il trucco era gia' da un po' che avevo cominciato ad adottarlo, ma da oggi cerchero' di essere piu' assidua.
I tacchi.. erano secoli che non provavo ad infilare una scarpa con il tacco.
Devo dire che non si sta poi cosi' male.. sempre che uno riesca a trovare scarpe che non battano "proprio li'" dove di solito viene la bolla.
Gli altri cambiamenti li apportero' a poco a poco.
Voglio cominciare a buttare via un po' di roba inutile. Per fare posto.
Fare posto a che cosa, domanderete voi...
Non lo so.
Sento solo il bisogno di "fare posto". Di buttare un po' di cose inutili.. E chissa' che insieme a queste cose, non se ne vadano anche alcuni ricordi ... inutili.

venerdì 29 agosto 2008

Lingotto ora Ling8

Sono stata parecchie volte alla LottoGallery, eppure mai come ieri....
Ho guardato "la spirale" e .. PUM! .. come un lampo mi è apparso un ricordo.. una vita fa...
Ero alle elementari, quindi almeno 25 anni fa .. un quarto di secolo.. fa effetto dire "un quarto di secolo".. eppure è cosi'.
Ci portarono in visita alla "fabbrica del Lingotto"... perché qui ci lavoravano ancora gli operai... presse.. motori...
Era appena uscita la Panda ... ognuno di noi ricevette un modellino.. rosso...
E su e giù per "la spirale" lo facemmo in pullmino.. Quello che ci portò a fare un giro sul tetto, sulla pista parabolica...
... Una vita fa...

giovedì 28 agosto 2008

Tortore

Stamattina mi sono accorta che le tortore hanno di nuovo occupato il nido sopra la finestra della cucina.
Probabilmente complice la nostra assenza estiva, devono aver pensato che avrebbero risparmiato non poca fatica.. visto che li' c'era uno splendido nido gia' pronto.
Ora speriamo che il nostro ritorno e i rumori che sicuramente faremo non le disturbino troppo e portino invece a compimento la covata. :-)

martedì 26 agosto 2008

Sogni e risate

Nn ci posso quasi credere...
Stanotte mi sono svegliata da sola perchè ridevo nel sonno...
Sognavo non so bene cosa... qualcuno mi faceva delle domande ed io davo risposte divertenti... e poi scoppiavo a ridere!
Beh.. scoppiavo a ridere per davvero.. cosi' mi sono svegliata due volte... ridendo! :-D
.. incredibile...

lunedì 25 agosto 2008

Lunedi'

Uff.
Come si fa a trovare l'entusiasmo per iniziare una nuova settimana quando il lavoro che ti aspetta è a dir poco noioso?
Stimoli zero.
Utilità... pressoche' nulla.

venerdì 22 agosto 2008

Le tendine

E poi...
Ho finito le tendine con i gufi!!
Le "famigerate tendine" .. iniziate 4 o 5 anni fa...
Sono venute... benino.
Una piu' lunga dell'altra... ma... si sa... avendoci lavorato in momenti diversi "la mano" cambia.

Il filet


Quest'anno le ferie sono state all'insegna dell'uncinetto.
Ho realizzato due centrini con il cervo.
Devo dire che, una volta cominciato e "preso la mano" il lavoro è scorso via veloce.

giovedì 21 agosto 2008

Rientro

Stamattina rientro.
Sveglia presto, dopo una notte non troppo tranquilla (sara' stata la super-cena di ieri sera?).
Poi..
Auto, cd fino al tunnel, quindi radio.
Guido: splendido.. non c'e' ancora quasi nessuno...
Parcheggio: idem come sopra, metto l'auto dove voglio.
Rientro soft di giovedi'.
Riprendo le fila con tranquillità.
Ci sarà tempo per raccontare questi splendidi giorni montani.

lunedì 28 luglio 2008

Vacanze

Finalmente!
Ancora domani di lavoro e poi... ferie!
Ho proprio bisogno di staccare, di "disintossicarmi".
Mi aspettano lunghe passeggiate in montagna con i cani, lunghi pomeriggi a poltrire leggendo o guardando qualche film.
E poi qualche lavoretto.
Quest'anno.. tinta al cancello.
E, per non stare con le mani in mano mentre si guarda la tv... uncinetto o maglia.
E poi... chissa' se il libro che ho preso "Imparare a disegnare con la parte destra del cervello" dara' i suoi frutti...

venerdì 25 luglio 2008

L'attesa

Finalmente venerdi'!
Chissà perché nelle settimane estive le settimane sembrano più lunghe.
E poi finalmente arriva... l'agognato.. venerdì.
E poi il sabato (del Villaggio).
L'attesa.. più bella dell'arrivo di ciò che si attende.
.. E in un attimo.. PUFF!
Tutto svanito.
Qualcosa resta.
Ma non sempre sappiamo apprezzare.

martedì 22 luglio 2008

Pensieri.. neri

Chissà perché in questo periodo dell'anno vado in crisi più spesso del solito...
"Chissà perché..."....
In realtà il perché lo conosco benissimo, solo che a volte non oso ammetterlo neanche a me stessa.
Stamattina riflettevo sul fatto che ho quasi buttato un po' più di 10 anni della mia vita.. incapace di "svuotare uno zainetto di ricordi del passato".
E' ancora lì.
Lo vedo.. se provo a guardarmi con la coda dell'occhio la schiena.
Eppure non riesco ... non riesco a liberarmene..
Quasi sento un peso fisico di questi "ricordi" ...